Si sente spesso parlare di vitamina D e di quanto faccia bene. Anche noi, nel nostro piccolo, ne abbiamo già scritto in questa sede. In effetti il nostro organismo ne ha davvero bisogno per mantenere in salute lo scheletro: una carenza può causare ossa fragili e osteoporosi negli adulti e rachitismo nei bambini.
D’altra parte il numero di persone affette da osteopenia ed osteoporosi, stati caratterizzati da bassi livelli di densità minerale ossea, è in crescita. Si stima che circa 75 milioni di persone tra Europa, USA e Giappone siano affette da osteoporosi; tra queste le donne costituiscono la stragrande maggioranza. Dall’altra parte, però, il Giappone risulta essere uno dei paesi con la più bassa incidenza di malattie ossee e cardiovascolari. E questo non a caso: il nattō, alimento della tradizione culinaria nipponica, è naturalmente ricco in vitamina K2, nella forma di menachinone-7.
Ma che cos’è la K2?
Appartiene alla famiglia delle vitamine K, una famiglia davvero piccola, costituita da solo tre elementi, K1, K2 e K3.
K1 e K2 sono le più famose; pur abbastanza simili nella composizione, svolgono funzioni differenti.
La K1 (fillochinone) va direttamente al fegato e aiuta a mantenere il sistema di coagulazione del sangue in stato ottimale, proteggendo i vasi sanguigni dalla calcificazione. Si trova soprattutto nei negli ortaggi a foglia verde e larga.
La K2 (menachinone, MK) è prodotta dai batteri. Si trova in alte quantità nell’intestino, ma è scarsamente assorbita ed espulsa attraverso le feci. Non viene sintetizzata dal corpo umano e deve essere introdotta regolarmente attraverso l’alimentazione.
Esistono vari tipi di menachinoni: tra tutti, menachinone-7 o MK-7 è la frazione con biodisponibilità e attività più elevate.
Gioca un ruolo chiave nell’attivazione dell’osteocalcina (OC), proteina fondamentale nella mineralizzazione ossea, in grado di incorporare il calcio a livello della matrice dell’osso. Inoltre contribuisce a incrementare e migliorare la sintesi degli osteoblasti.
Fin da piccoli ci viene insegnato che il calcio è preziosissimo per la salute di denti e ossa. Ma da solo non basta: ricerche hanno confermato come un eccesso di questo minerale sia al contrario nocivo, perché rischia di ostruire le pareti delle arterie, comportando un fattore di rischio cardiovascolare. La K2 svolge proprio questa importante funzione: mettere il calcio al suo posto. Non solo lo fissa sulle ossa, ma impedisce che vada a depositarsi dove non deve, come nelle arterie o nei reni, ostruendoli e causando danni all’organismo.
Quindi, mentre protegge le arterie, aiuta a prevenire le fratture ossee dovute all’osteoporosi!
Dove si trova la vitamina K2
Un’alimentazione equilibrata dovrebbe garantire il giusto apporto di MK-7. Nella sua forma meno bioattiva (MK-4) è presente nella carne e derivati animali (uova, latte, yogurt intero): una volta introdotta con l’alimentazione viene trasformata dai batteri intestinali in MK-7.
Naturalmente ricchi in partenza di MK-7 sono invece il nattō – che però è non è facile trovare nella nostra cucina occidentale – e alcuni formaggi fermentati (brie e gouda).
In alcuni momenti particolari della vita, come la menopausa, la dieta da sola potrebbe non bastare a coprire il fabbisogno giornaliero di K2. In questi casi, potrebbe essere necessario ricorrere ad un’adeguata integrazione.
I prodotti sul mercato non mancano e anzi sono sempre più numerosi. L’importante, ricordiamolo quando andiamo a fare la spesa, è chiedere o cercare sugli scaffali un prodotto che contenga specificatamente MK-7.
Guarda il video qui sotto per saperne di più
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