Di peculiare la Pitaya o Pitahaya – frutto della Hylocereus undatu, un cactus rampicante con grandi fiori bianchi che si aprono solo di notte – non ha solo il nome, ma anche l’aspetto: allegro, coloratissimo, dalle mille sfumature.
Avvolto da numerose “lingue”, può essere di colore rosso (originario del Vietnam) o di colore giallo (originario della Colombia); ricorda il fico d’India ed è chiamato anche frutto del drago.
La scorza bizzarra racchiude una polpa bianca, morbida, dolce, aromatica e profumata, di colore bianco oppure di colore rosso, costellata di tanti puntini neri, che altro non sono se non i suoi semi.
Bella da vedere e buona da mangiare, la Pitaya è anche un ottimo alleato della bellezza del nostro organismo.
PITAYA E COSMESI
Da essa, infatti, si ricava un estratto che può essere validamente utilizzato per formulare prodotti di personal care altamente performanti. Un vero “drago della bellezza”.
È ricchissima di vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B, proteine, fibre grezze, carboidrati, lipidi, minerali, fosforo, calcio, ferro, b-carotene, riboflavina, niacina e acido ascorbico: tutti elementi che le conferiscono proprietà antiossidanti per contrastare la degradazione cellulare.
L’attività antiossidante è dovuta soprattutto all’elevato contenuto di acido ascorbico (vitamina C) e al suo potere di radical scanvenger, che aiuta a combattere il foto-invecchiamento e a proteggere e lenire la pelle in caso di eritemi e scottature.
La vitamina C agisce anche come co-fattore nella sintesi del collagene: fondamentale per il verificarsi dell’idrossilazione della prolina, è essenziale per produrre e mantenere l’integrità del collagene.
La presenza di carboidrati e AHA (acidi della frutta) assicurano al frutto proprietà altamente idratanti. I carboidrati sono ampiamente utilizzati nei prodotti cosmetici: i monosaccaridi e gli oligosaccaridi sono igroscopici, contribuendo così a mantenere un livello sano di idratazione dello strato corneo. Gli AHA agiscono a livello dello strato corneo sulla coesione tra corneociti negli strati più profondi, che rendono lo stesso strato corneo più sottile e migliorano la flessibilità della pelle.
Grazie alle sue caratteristiche, l’estratto di Pitaya trova applicazione nella formulazione di prodotti anti-invecchiamento, fotoprotettivi, idratanti, rassodanti, lenitivi, cicatrizzanti.
E a voi è già capitato di vedere un frutto del drago fare colorato capolino dai banconi del vostro fruttivendolo di fiducia?
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